Due parole sul blog

Se pensate che qui si parli di Fate, Elfi e Creature simili, beh, avete ragione.
Quasi.
La verità è che qui la vera protagonista è la Terra, com'è o come avrebbe potuto essere se...Se l'uomo non fosse com'è, se si fosse evoluto diversamente, se le cose fossero andate in un altro modo...

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Su, su, guardate, guardate...

venerdì 28 dicembre 2012

Learning To Fly

Ed eccolo, finalmente!
Questa creaturina mi ha fatta ammattire! La Pietersite, già pagata decisamente troppo dalla cliente, è una delle cose più scivolose del mondo, dopo un'anguilla insaponata e non voleva saperne di stare come la mettevo io, continuando ad infilarsi sotto la montatura.
Inoltre, ho scoperto con grande dolore, che il Silver Filled 0.5 ha il filetto interno in Ottone crudo, per cui, appena si cerca di piegare con decisione, si spacca simpaticamente!
Così, non potendo (per ragioni di costi) fare tutta la struttura in Argento massiccio e non potendo schiacciare contro il Silver Filled uno 0.5 d'Argento per evitare di rovinarlo, ho optato per una parte in Ottone...certo, l'Oro sarebbe stato un'altra cosa, ma...

Qui sono 4 fili di Silver Filled 0.8mm da circa 30 cm l'uno, due da 20 in Ottone da 0.6mm e un numero imprecisato di metri di Argento 925 0.3mm.
Eccolo:
L'unica parte a tenere la pietra sono i due fili in Ottone wrappato in Argento con cucite sopra le minisfere di Occhio di Tigre rosso.
La parte di sostegno, quella con i disegni di Ottone, è arricchita con tre piccole Rubelliti (Tormaline rosa).
Sono ancora un po' in dubbio sulla parte alla sinistra della foto: sarebbe bene riempirla, tipo con una piccola bobina, o si rischia di togliere aria alla struttura?
Qui la parte posteriore, che mi piace più del davanti:
Più da vicino:
Altri primi piani:
Non è granché, ma si vede come sta indossata:
Mah, vorrei fare ancora qualche foto con luce diurna, ma volevo proprio postarle stasera, anche a costo di usare il maledettissimo flash...

venerdì 21 dicembre 2012

Braccialettino Acquamarina

Il Natale si avvicina e la gente si trova, spesso, a non poter fare regali a chi vorrebbe e a doverli fare a chi ne farebbe volentieri a meno, così, lunedì sera, una mia amica mi manda un messaggino chiedendomi con urgenza qualche braccialetto per il mercoledì dopopranzo..in pratica avevo un giorno di tempo!
Il problema, cioè, I problemi, erano che:
1) Le signore cui dovevano andare sono, come dire, piuttosto difficili
2) Avevo pronti solo due braccialetti, uno decisamente fuori budget e uno totalmente inadatto
3) Sono quasi a secco con il Silver filled
3) Non potevo usare il Rame, di cui invece sono ben fornita, causa la snobbosità delle signore
4) Fretta
5) ...e adesso che faccio? O_O

Mi sono messa a rovistare tra i sassi e ho trovato 3 radici di Acquamarina avanzate..per uno potevano andare bene. Pensavo: se io uso più pietre, mi occorrerà meno metallo! E questo era già un buon punto di partenza.
Le Acquamarine in questione erano forate, bene, si fissano alla struttura, senza bisogno di troppi arzigogoli..all'altro avrei pensato poi.
Alla fine è uscito un braccialettino che trovavo cooosì grazioso, che me lo sono messo e ci ho dormito, con la scusa di vedere se per caso potesse dar fastidio in qualche modo.
Per l'altra madama, vabbé, niente, non ho fatto a tempo, ma la mia amica ha preso un collierino, anche lui in Acquamarina (però quella bella che avevo usato anche per il matrimonio dei miei amici a guigno) con un Granatino identico al bracciale.
Purtroppo ho potuto fare solo due fotine, ma mi garbava di metterle...
ecco:
Si, lo so, c'è pure la luce che rimbalza sulla scrivania, che NON è la mia!
Primo piano al polso della Myriam:
Come vi pare?

sabato 15 dicembre 2012

...Qualcosa di nuovo e qualcosa no...

Sera!
Avete fatto l'alberello di Natale? Io si, anche se le luci della stella non funzionano (ma se la attacco da sola alla presa si accende, secondo me è che è permalosa!) e non ho trovato i "capelli d'angelo" per finirlo. Senza, a me, pare sempre una roba porella porella...
pazienza, lunedì li cerco!
Sabato scorso sono stata tuuuutto il giorno ad un mercato che più fallimentare di così non poteva essere.
Io, giuro, non volevo farlo, ma una mia amica mi ci ha trascinata dicendo che sarebbe stato bellissimo. Dopo posterò una foto con la sua faccetta dopo ORE di bellissimo mercato..
Intanto ecco qualcosina di nuovo.
Anellino al dito della Dani:
Anellino in Rame, Argento e Olivine al mio pollicino:
 
Primo piano:
Anellino in Rame e Granatini:
Eccolo:
Sono tutti regolabili, come si può vedere...e ora qualche orecchino:
Le due coppie in alto sono in Quarzo Tormalinato, una in Rame e l'altra in Ottone, le tre sotto in Pietra Lavica e Quarzo Ialino, nei tre metalli.
Semplici, semplici, ma io li trovo carinissimi, non so, un po' Star Trek...
Avevo dimenticato le foto del banchetto (un metro a testa) con la faccetta molto espressiva della mia amica. Provvedo.
Mio:
Sottolineo che, essendo in teoria un mercatino di scambi dell'usato e di antiquariato, bisognava portare anche roba usata...per cui io avevo portato anche le cose belle, ma solo un po', senza pensare di venderle, ma solo di farle vedere. Puntavo invece sulla vendita delle "cosine": orecchini facili, anellini semplici e ciondolini di quelli nati per cani, che avevo messo a prezzi stracciati...
Ed ecco la Dani con il suo banchetto:
La signora con il telefonino e la faccia depressa è lei...
Visto che entusiasmo? Erano circa le cinque del pomeriggio e noi eravamo lì più o meno da dodici ore...

venerdì 7 dicembre 2012

Frammenti: Il Dono p.10

Post modificato, rimangono a disposizione brevi estratti dei capitoli
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....Una nebbiolina che sembrava di madreperla aleggiava tutto intorno, sospesa nell’aria immobile a volute e banchi più fitti qua e là, rendendo ogni cosa finemente glitterata.
“L’aria brilla…” pensai, mentre l’immagine di mia cugina mi si affacciava alla mente.
Srotolai una stuoia, vi gettai alcuni cuscini e mi ci sprofondai cominciando a disporre attorno a me gli appunti.

Mai sentito parlare di Energia delle pietre? No, non intendo le proprietà piezoelettriche o piroelettriche, parlo di energie che voi definite sottili
Intende dire quella roba, tipo cristalloterapia e altre scemenze del genere?
In un certo senso…”

No, cavolo, la prego! Ne ho conosciuti di invasati del genere! E addirittura diversi imbecilli che si professavano grandi esperti e poi usavano pasta di vetro mescolata a particelle di mica o pirite, oppure vetri da arredamento, come pietre dalle proprietà straordinarie! Io non posso sopportarli!”
“Nemmeno io”

Aprii gli occhi. Più o meno la nostra serata era iniziata così, e poi…
“Eva? Noi sappiamo che esistono Quarzi scaldati che diventano giallo intenso, venduti come Madera, no? Eppure questo non impedisce né ad ametiste o citrini di esistere. Esistono gemme false, ma questo non rende meno vere quelle originali”
“Ok, ma…”
“Quelle persone sono un pericolo per gli ingenui, è vero, ma, in fondo, sono solo il prodotto di un mondo finto, pieno di illusioni e menzogne.
Non dia loro ascolto, piuttosto impari a discernere ciò che ha senso dalle sciocchezze. Quando esattamente ha smesso di vedere e sentire?”
Avevo sospirato, contato fino a tre, poi fino a cinque: “Mai. Del tutto, intendo”
“Oh, questo è bene, molto bene”


Ed ecco che aveva cominciato a spiegarmi come entrare in contatto con lo spazio vitale, i livelli di esistenza di un Essere al di là del corpo fisico. Non solo con le pietre, ma con tutti gli Esseri Senzienti, diceva, mentre Micky annuiva con sussiego.
Mi aveva mostrato come ogni cosa, volente o nolente, compenetra con il proprio “campo” tutti gli altri, quelli di ciò che lo circonda.
Mi aveva insegnato a sentirlo con le mani, a coglierne la morbidezza, la densità, a percepire le sensazioni di accettazione o rifiuto del proprietario del campo.

Molto più tardi, quando avevo di nuovo domandato al mio pietrone il permesso di toccarlo, il campo si era aperto permettendomi di entrare e di toccare fisicamente l’Ametrino.
“Perché posso prenderle in mano senza chiedere?”
“Non si dovrebbe, non si dovrebbe con niente. Noi chiediamo sempre il permesso di toccare o, ancora di più, di prendere, a tutto: ai frutti, alle erbe, alle pietre. Agli animali, soprattutto se dobbiamo prendere loro il miele, il latte, la lana, la vita.
È quello che si faceva sempre, un tempo, lo faceva ogni popolazione, all’inizio. Poi… poi alcuni si sono, ehmm, evoluti. E così hanno smesso di chiedere e hanno iniziato a prendere e poi a pretendere.”

Si fermò a riflettere un istante, mentre mi sorprendevo a scoprire l’enormità espressa da quel semplice concetto.
Mi sedetti sul bordo del letto, allibita. Avevo un improvviso nodo in gola, sapevo che mai più avrei dato qualcosa per scontato.
(...)

“Ma qui cosa fate quando vi accorgete che un bambino è dislessico?”
“Oh, non c’è problema! Lo sosteniamo, ci mettiamo in qualche modo nei suoi panni, cerchiamo con lui o lei la sua chiave.
Sappiamo che alcune cose saranno difficili, ma poiché non lo forziamo, ma lo aiutiamo a sviluppare le sue potenzialità ed è su quelle ci concentriamo, non abbiamo problemi.
Per noi un individuo dislessico, vedi, non è problematico. È un po’ più complesso degli altri, va seguito fino a quando non riuscirà a trovare la sua linea ideale, ma in ogni caso è interessante.
Lo consideriamo una possibilità per l’evoluzione di tutta la nostra gente e, per questo, spesso ci mettiamo un gradino al di sotto, chiedendogli di comunicarci pensieri e sensazioni a modo suo, in un suo linguaggio personale e, sai una cosa? Tutto questo rende anche noi più intelligenti, più creativi ed elastici. Non è fantastico?”
 
Come no, era quello, allora! Pensare che a me sembravano matti e basta! Beh, a pensarci… sapevano un sacco di cose. Molte erano del tutto improponibili (e ci ho messo un quarto d’ora a scrivere im-pro-po-ni-bi-li!) nella società civile, ma erano grandiose! Luci, energie, sogni…
Era come vivere in una favola, altro che parchi a tema!

Io avevo vissuto nella disperazione per come venivo trattata e accusata, avevo avuto paura a dire: “Sono dislessica”, perché temevo di sentirmi di nuovo rispondere: “Se sei ritardata, non studiare!”
Avevo paura che, se qualcuno se ne fosse accorto, non mi avrebbero dato un lavoro.
Mi ero nascosta, mimetizzata, avevo costretto i miei pensieri in una direzione forzata, mi ero ammalata per l’ansia e la paura di non farcela.

E alla fine non ce l’avevo fatta.
Avevo perso trent’anni, trent’anni che nessuno avrebbe potuto restituirmi, che avrebbero potuto essere fantastici, se solo… se solo…
Ah, se avessi potuto tornare indietro, con tutto ciò che ora sapevo, ricordando ogni cosa, ogni esperienza, e poter riscrivere la mia vita con quella consapevolezza!
Allora avrei cambiato tutto della mia vita, eccetto il gatto!

La nebbia del mattino aveva lasciato il posto ad una pioggerella leggera e insistente, che rendeva ogni cosa un po’ sfuocata, ma in qualche modo scintillante, forse a causa dei rari raggi di sole che filtravano tra le nubi.
La neve, più su, si scioglieva nel tepore della pioggia, fondendosi con la terra e scivolando via in rivoletti argentei.
Il ghiaccio nel mio cuore non si scioglieva in pioggia di sale, né in raggi di sole.
 
(,,,continua link p.:11)

sabato 1 dicembre 2012

"Yentl" due e tre, la vendetta...e poi...

L'ultimo anellino postato, una prova in Rame, portava il nome decisamente impegnativo di "Yentl", un personaggio sfaccettato, interessante, affascinante nel suo essere sola al mondo, legata al padre defunto da un filo mistico e anche dal linguaggio a volte "paganicamente" naturale (gli alberi, le stelle, il pezzo di cielo, l'alba), ribelle nell'arrivare a cancellare la propria femminilità per accedere all'Università ebraica e totalitariamente maschilista del suo tempo, innamorata, ma non fino al punto di umiliarsi perdendo se stessa e scegliendo invece di inseguire il suo sogno.

Yentl è dedicato ad una persona che ha la voce di Barbra Streisand, ma non ha mai avuto la forza di seguire se stessa, misconoscendosi, nascosta dietro un'idea di sé addomesticata dalle aspettative forse familiari, forse delle convenzioni, che, pur essendo generalmente una brutta roba, danno una grande sicurezza (posso dirlo, tanto l'italiano non lo sa, hihi!)

Per sua richiesta esplicita la versione definitiva doveva essere in Quarzo Rosa ed Ematite, binomio che l'ha attratta irresistibilmente.
Per il contrasto dei colori?
Lei dice così, ma attenzione: ha scelto una pietra legata profondamente legata al cuore, alla dolcezza abbinata alla forza, all'apertura verso l'Amore Universale, libero da costrizioni e obiettivo, ma soprattutto ha abbinato l'Ematite, o Ironstone, pietra antianemica per eccellenza, pietra di forza metallica, determinata, fortemente marziana (e manco a dirlo, poco tempo fa, su Marte, sono state scoperte delle sfere di Ematite!).
Ciò ci dà da pensare, no?
Poichè la signora mi aveva dato come misura del dito la 7, ma io sapevo che le andava a pennello un anello di misura 8, ho deciso di prepararne due molto simili, di taglia diversa.

Questo è di misura 8 abbondantina, sempre in Silver filled:
E questo è la versione più piccola, taglia 7:
Vedremo quale le andrà bene!
E poi...serviva un regalo di Natale per una persona piuttosto particolare e importante, in quanto testimone di nozze della committente, amante di anelli grandi, ma dalle ditina sottili e minute...e avevo tipo un giorno e mezzo per prepararlo.
A me è uscito questo:
 
Labradorite bianca "Rainbow Moonstone" e minuscole perle di Occhio di Tigre rosso.
Beh, a me sta all'indice, ma lei ha le zampette più sottili:
Com'è?