Due parole sul blog

Se pensate che qui si parli di Fate, Elfi e Creature simili, beh, avete ragione.
Quasi.
La verità è che qui la vera protagonista è la Terra, com'è o come avrebbe potuto essere se...Se l'uomo non fosse com'è, se si fosse evoluto diversamente, se le cose fossero andate in un altro modo...

Se volete scoprire la Valle attraverso i RACCONTI potete cliccare sul pulsantino "Frammenti", oppure scegliere attraverso l'indice alla vostra destra. I numeretti indicano l'ordine cronologico.
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Se volete saperne di più sulle diverse Creature, cliccate "Creature Fatate".

Su, su, guardate, guardate...

mercoledì 29 febbraio 2012

Indossati

Ecco qui come si dovrebbero indossare, anche se la fanciulla ha le orecchie diverse dal modello. Come già visto sono un tipo di gioiello da fare proprio su misura.

Elena ha le orecchie più adatte e si è offerta (quasi) volontaria:


martedì 28 febbraio 2012

Commissione: Ear Cuff Elfici ^_^

Ecco cosa ho fatto in questi giorni.
Va beh, ho fatto anche altro, ma in particolare questi “copriorecchie” in Rame Argentato, una commissione fattami da un’amica di Novara.
La fanciulla se ne va in giro con i capelli di colore variabile, periodicamente verdi, così, giusto per non dare nell’occhio, voleva degli orecchini che la facessero sentire…un Elfo!



Purtroppo questo tipo di orecchino deve essere fatto su misura, per cui, avendo usato le mie orecchie come modello, non sono ancora riuscita a trovare un volontario della, ehm, misura adatta..
Indossati sono un’altra cosa!

domenica 19 febbraio 2012

Pietre: Premessa a "Nella Pietra"

“Voglio conoscere i pensieri di Dio. Tutto il resto è irrilevante.” (A. Einstein)

Ho passato la vita ad ascoltare il vento.
È stata la prima cosa che ho imparato, prima di qualunque altra cosa, prima ancora di parlare o camminare.
In seguito ho imparato ad ascoltare le montagne e poi tutte le creature: marmotte, stambecchi, uccelli…creature piccole e grandi. Creature animali e vegetali…a volte creature diverse, non animali, non vegetali e  forse nemmeno visibili.
Poi ho scoperto che le rocce mi guardavano: i minerali, che avevo imparato a riconoscere e che gli adulti vendevano, scambiavano, cercavano animati da sacro fuoco, infilandosi in posti incredibili e pericolosi, mi guardavano.
Anche loro avevano una voce. Era una voce forte.
Tutte le voci si perdevano e ricomponevano nel vento.

Sono cresciuta ascoltando un amico scomparso troppo presto, che raccontava cose dimenticate da secoli. Tutti lo ascoltavano, camminando sui sentieri di montagna o seduti attorno al grande tavolo della sua casa medievale.
Un po’ per gioco, un po’ sul serio, lo chiamavamo “Il Druido”,
Raccontava delle strade dei Re, dei principi e delle loro storie, dei castelli e dei passi tra i valichi, e via via si spostava nella storia, ai tempi in cui i malvagi romani non erano nati e la nostra gente scavava le montagne e commerciava con Etruschi e Greci metalli e pietre.
Raccontava che i Druidi parlavano con gli alberi e gli animali.
E ascoltavano il vento.
Sapevano cambiare il tempo e fermare le acque e il fuoco, ma si inginocchiavano davanti ai piccoli fiori per ascoltare le loro parole.
Quelle erano le storie che preferivo: quelle che parlavano dei tempi più antichi, dei Sacerdoti bianchi, severi eppur pieni di ironia, dalla cultura sconfinata e lo sguardo fisso dentro l’universo.
Le campanelle glaciali, abbarbicate sulle rocce grigie, mi dicevano che il mondo non era come sembrava: le cose erano dipinte su un velo sottile e il mondo era dietro quel velo.

Andai a scuola e la maestra disse che l’uomo è l’unica creatura intelligente, gli animali hanno solo l’istinto, i vegetali…vegetano, privi di qualsiasi forma di intelligenza anche primitiva, i sassi sono solo sassi, nemmeno minimamente vivi.
Non ci ho mai creduto. Ho protestato, mi sono arrabbiata, difendendo gli animali, le piante che pensano e le montagne che sono coscienti di tutto…lei non conosceva gli animali e non aveva mai ascoltato le Montagne, ma io ero piccola e la maestra sapeva tutto, o perlomeno ne era convinta. Rideva di me, e ridevano anche alcuni dei miei compagni.
Altri no.
Non dissi più niente, ma non credetti mai alle parole della maestra: i grandi pensano sempre di sapere tutto, pensano sempre che i bambini siano piccoli e non capiscano.
Ma io sapevo di avere ragione. Guardavo le Creature negli occhi, ed ascoltavo il Vento e le Montagne.
Sarei cresciuta e non sarei diventata come lei.

Un giorno i giapponesi scoprirono che le piante hanno emozioni e comunicano. Pensai che un giorno o l’altro avrei chiesto alle campanelle cosa volesse dire  la storia del velo…
Poi un giorno una Donna Saggia mi disse di prendere le pietre.
Non i sassi dei fiumi, ma quei minerali che andavo a cercare coi miei e a vedere e comprare alle mostre. Quelle, mi disse, erano molto più di semplici pietre: avevano una loro magia, potevano fare grandi cose, aiutare gli esseri viventi, perfino curarli, ma non come una comune medicina.
Dovevo ascoltare le Pietre e imparare tutto quello che riuscivo. Lei mi avrebbe aiutata, almeno per un po’. Mi disse che le Pietre sono vive, e in quel momento mi sentii libera.
Da allora è passato molto tempo, intere epoche, anche se, da fuori, paiono pochi anni.
Volevo conoscere la verità, volevo conoscere i pensieri di Dio.
Una parte di me aveva bisogno di scienza, da sempre: a cinque anni avevo deciso di studiare astrofisica…poi ho studiato Scienze Forestali e miglioramento genetico vegetale: c’era meno matematica e più alberi…
Ma non ho mai smesso di ascoltare il vento. Sarebbe stato come smettere di ascoltare la vita.
Un giorno ho scoperto nei Veda cosa volessero dire le campanelle e ho scoperto che  lo hanno scoperto anche i fisici...beh…alcuni fisici… Me ne stavo lì, in mezzo tra la fisica dei quanti e le Scritture che dicevano che le cose non sono come sembrano, sono dipinte su un velo sottile dietro cui c’è il Mondo Reale…il Multiverso.

Le campanelle glaciali lo hanno sempre saputo. Non avevano bisogno di studiare per saperlo, lo sapevano e basta.

Gli esseri umani ci stanno arrivando solo adesso…e sono ancora convinti di essere il top dell’Universo…

venerdì 17 febbraio 2012

Pietre: Dubbi amletici...

Ebbene…fin dall’inizio ho promesso che questo blog sarebbe stato non solo una…finestra sulla Valdombra, che non è solo la patria delle mie Fate o il luogo dei racconti, ma molto di più (io lo definisco “progetto complesso”), ma anche una finestra su molte altre cose.
Un luogo dove trovare ricette, per esempio (ma quando mai le scrivo? Manco me le ricordo se le invento, pensa un po’!), consigli e insegnamenti su terapie energetiche e olii essenziali, cose…varie ed eventuali.
Poi?
Eh!
Ma non ho il tempo di lavarmi i denti, quasi quasi!
Quanto ci ho messo a finire di postare il racconto sull’antico romano? Ed era già bello pronto da un secolo!

Quindi mi devo organizzare.
Ma non solo: anni fa mi fu chiesto di scrivere un libro sui Cristalli. Avrebbe dovuto essere un progetto editoriale di almeno 3 volumi di cui il primo su tutti  i tipi di Quarzi e il loro uso e i seguenti su altre famiglie di pietre e trattamenti complessi.
Accadde però che l’amico che me lo aveva proposto ebbe una…ecco, improvvisa folgorazione sulla via di Grugliasco (o era Orbassano?), mollò editoria, musica e via dicendo e andò in Seminario!

La casa editrice con cui collaborava venne venduta, proprio in quel periodo, e io…boh? E adesso?
Cercai un paio di editori, ma poiché tutti dicevano: “Si, tu spedisci, poi noi non ti rimandiamo indietro niente e non ci scocciare!” la cosa non mi sconfinferava per niente.
Lasciai perdere e mi dedicai ad altro.
Ora, il punto è questo: io posto delle cose ora e, state pur tranquilli, che meno di un minuto dopo qualcuno le ha già pubblicate da qualche parte a nome proprio.
È già successo e non solo a me.
Alcuni anni fa una “nota”, molto nota, cristalloterapeuta non italiana cercò di soffiarmi i risultati di anni di studio, per esempio.
Tempo dopo una ragazza di Milano che conoscevo mi chiese delle cose sulla formazione di alcuni tipi di minerali cristallini e poi pubblicò le mie risposte nel suo sito a nome proprio.
Una volta ho perfino scoperto delle spie (!!!) di una sedicente scuola di cristalloterapia a delle mie conferenze.
Manco spionaggio industriale!! Ma si può?

Quindi, mi sento un po’ così. Che fare?
I furti, anche se di idee e di studio, non mi piacciono granché. Li trovo umilianti. Per chi li commette, ma anche per chi, suo malgrado, vi si trova coinvolto.

Però…per esempio, la mia amica Elena ci tiene che metta delle cose.
E ho avuto a balia per due anni un intero forum pagano.
Infine, il testo integrale del libro è al sicuro presso un avvocato di buon cuore, assieme a tutto ciò che riguarda il marchio Valdombra Fairies.

Quindi? Che fo? Mi metto lì, cioè, qui e siccome non ho nulla da fare, preparo delle lezioni on-line?
Ok…attendo voti.

Premetto: se siete fan della New Age, cambiate sito. Potreste mettervi a piangere dopo le prime due righe.

martedì 14 febbraio 2012

Gioiellini dimenticati...

Queste sono due cosucce che avevo dimenticato di postare…un paio di orecchini con stelline di Quarzo Rosa:
E un pendente in Acquamarina grezza (quasi, grezzo/burattatoappenappena):
Purtroppo li ho potuti fotografare solo con luce artificiale, in quanto li ho finiti durante la “grande nevicata”…sarà che la Neve dà un sacco di riverbero, ma non quando il cielo  è così chiuso e arrabbiato.
Avrei potuto andare sul balcone, ovvio, ma siccome nevicava forte pensavo che la mia povera macchinetta avrebbe potuto avere da ridire.
Certo, ai minerali, quasi tutti, la Neve piace moltissimo. Speravo smettesse, così avrei potuto appoggiarli sul manto bianco e fare le foto lì, ma non è stato possibile.
Dopo che li ho consegnati…il tempo si è fatto perfetto: freddo, asciutto e serenissimo!
Uffa!
Pazienza. Come al solito, purtroppo è Rame argentato, 0.8 “wrappato” in 0.35.
La monetina è da un centesimo, così da rendere l’idea.
Gli orecchini superano i dieci cm di lunghezza, mentre il pendente, come si può vedere, è proprio piccino.
E io lo trovo adorabile, avrei voluto tenermelo!! J

lunedì 6 febbraio 2012

Pendenti Fantasy...

Ecco qui due cose nuove, simili nel tipo di progetto (e penso di lavorarci in seguito, il genere mi piace parecchio).

La forma asimmetrica, leggera, quasi aerea, mi è stata suggerita da una serie di un’artista americana che lavora molto con piccoli swarovski e perle d’acqua dolce.
Ovviamente ho cambiato lo stile e, soprattutto il metodo di lavorazione. Non è possibile rendersene conto nelle foto (oh, faccio quel che posso!), ma si tratta di fili continui a formare le spirali laterali tornando in modi diversi nella parte non visibile.
Il primo, Matrice di Acquamarina e Granati, era per la moglie del Generale Cravarezza, amante dei colori solari (che ho rinfrescato un po’ con l’Acquamarina, simbolo storico di fedeltà):  

Mentre il secondo non è una commissione, ma un lavoro libero, questa volta non in pietre dure o Eco-Madreperla, ma…eh, eh, in semplici cristallini di Boemia sfaccettati ad imitazione di Acquamarine.
Erano materiale per un piccolo seminario, poi saltato causa Neve (‘sta gente che si spaventa per un nonnulla!) e ho pensato di usarli.
Sono simpatici e carini, ovviamente il gioiello perde di valore economico, il che…di questi tempi, potrebbe essere un pregio!

sabato 4 febbraio 2012

Nuovo premio! Liebster Blog

Aiuto! Ho ricevuto un altro premio in pochi giorni!
Che bello, però il problema ora è ripremiare delle persone, possibilmente diverse dalla volta scorsa...sigh!
Dunque:
intanto, ringrazio Black Baccarat per aver pensato a me per questo premio.
E' di nuovo una sorta di catena, come l'altro, ma (evviva!) più semplice. E' sufficente segnalare 5 blog preferiti (Liebster), cui segnalare che sono stati premiati. Attenzione! I blog devono avere meno di 200 followers, quindi questo salva la Sonia, che ne ha oltre 500.

Il premio si chiama:


E adesso vediamo un po' a chi possiamo passarlo...

1) Marianna!! Di Innamorarte Oltre ad essere tanto carina e simpatica, ha un blog che sembra un parco per amanti delle favole. E intanto ricambio il favore (;-))
2) La mia amica Eyliis, di "Il Vento tra le Fronde". Lo so, l'ho già premiata l'altra volta, ma il suo è un blog molto, molto bello e interessante, cui lei ha sempre tenuto molto, eppure, per ragioni molto indipendenti dalla sua volontà, lo ha abbandonato da molto tempo. Spero che, in questo modo, decida di fare uno sforzino e tornare a lavorarci su! Fate il tifo con me!
3) Il mio amico Luigi...non è blogspot, ma non ho visto una clausola nel regolamento, per cui lo premio questa volta, visto che non l'ho fatto l'altra, di Luigi Intorcia Ilustratore di Pensieri E' umanamente sempre più un disastro, ma è un artista straordinario. Fuso, ma straordinario. A proposito: ho passato secoli a dirgli di usare il pirografo e adesso che si è deciso...scommettiamo che non si ricorda nemmeno che gliel'ho ripetuto decine di volte?!?
4) Mi piacciono i blog che recensiscono libri, ma uno l'ho già votato giorni fa, quindi ho scelto Veiled Mirror, che è molto bello visivamente e ha un piglio bello professionale: Veiled Mirror
5) Voto, come portabandiera degli artisti Wrappers (quelli veri!), Nikki Hanna, di Nicole Hanna JewelryPerché proprio lei? Perchè è brava brava, ha un blog fresco fresco e io sono una sua follower!:-)

Evviva!! Ce l'ho fatta! Notte a tutti!  




venerdì 3 febbraio 2012

Frammenti: L'Uomo che diede il nome alle Pòrtune Cap.4


Volse quasi a malincuore le spalle alla Montagna di Fuoco, avviandosi al timone.
La nave, leggera come un soffio di brezza, scivolò sulle acque cupe, silenziosa, accompagnata da quell’incanto di luce buia in cui era celata.
“Comandante?” sussurrò un’altra voce, femminile questa volta: “Abbiamo un messaggio della Sacerdotessa. La tua sposa ha dato alla luce vostro figlio, un maschio. Dice che non avevate scelto un nome quando sei partito e domanda se ne hai uno buono da suggerirle”
La voce venne sopraffatta da un tremendo boato, un bagliore rosso li raggiunse ancora da terra, agitando le acque, superando addirittura la Magia che pareva proteggere la nave.
La Montagna gridava, gemeva piegata su se stessa, spezzata dal proprio dolore, tanto che perfino il Comandante ne parve scosso, almeno per un istante. Lasciò finalmente scivolare il cappuccio, rivelando tratti taglienti, strani occhi obliqui dal colore argenteo e una leggera luminosità che pareva provenire dal suo stesso essere.
Rimase alcuni istanti in silenzio, assorto, contemplando la costa: “Dille…” sorrise lentamente. La lieve luminosità si fece più intensa: “…Chiamatelo Plinio”


                                                                                             Fine

Nota: l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. viene convenzionalmente accettata come tra il 24 e il 26 agosto, rifacendosi alla lettera di Plino il Giovane. Attualmente, però, ritrovamenti negli scavi stanno suggerendo un periodo autunnale. Qui consideriamo valida la descrizione del Giovane, testimone oculare e cronista.

mercoledì 1 febbraio 2012

Collier Quarzo Rosa

Questo, anche se lo pubblico solo oggi, è stato uno dei due ultimi pezzi per Natale.
L’altro, un collier solo in metallo con una rosellina in eco-madreperla, purtroppo non mi è stato possibile fotografarlo. Magari una volta o l’altra ne farò uno molto simile…
Ecco:

Fotografato appena finito e nella sua scatolina prima dell’imballo.
Ovviamente, Rame argentato e 3 Quarzi Rosa forati, di cui due a cabochon allungato e uno con un taglio grezzo, cioè che ha solo “sbozzato” la pietra (massiva, come quasi sempre il Quarzo Rosa in commercio), lasciandole un aspetto irregolare, ma levigato e lucidato.
Generalmente sono pietre simpatiche da lavorare, perché hanno un aspetto…alternativo e interessante.